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La sensazione di trovare l’anima di una città come Roma

 

La prima volta che ho camminato sulle strade di Roma dopo mezzanotte ho vissuto la sensazione di vivere in due dimensioni del tempo, passato e presente. Questo mi ha impressionato profondamente. La città ha una magia nel silenzio della notte, con i suoi monumenti illuminati, a volte con la luce tremolante dall’ombra dei secolari cipressi, fontane che sgorgano l’acqua al cielo formando silhouette che si sbriciolano nell’aria in un frammento di secondo, come un gioco o una danza al nostro sguardo.

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In questo scenario fantasmagorico sembra che il passato si sveglia durante la notte mentre la vita moderna dorme nella città. Quando ho visto Roma di questa forma poetica mi sono reso conto che già era parte della Città Eterna, che racconta storia in ogni luogo che si visita, a ogni opera d’arte esposte nei musei o nelle chiese, soprattutto a ogni angolo che mostra l’immagine della madonna nel muro delle case per fornire protezione ai passanti.

Questa storia d’amore tra me e Roma iniziò quasi un decennio fa, quando l’ho incontrata nel 2007 per imparare italiano in una scuola per stranieri, per un mese. È stato amore a prima vista. Mi ha fatto cercare nuove alternative per tornare nella Città Eterna. E sono tornata. Tra 2009/2010 mi sono iscritta nell’Università La Sapienza di Roma, nelle lezioni di critici d’arte. Un tempo di studio buono con una magnifica esperienza culturale e intellettuale.

E la cosa interessante, a mio avviso, è stato sentire l’evoluzione delle sensazioni, come una straniera. Questa ricetta è per tutte le città che visito, anche senza sapere nulla della lingua locale. Per questo mai viaggiavo sola, soprattutto a luoghi lontani, molti diversi, aveva paura di tutto. Un grande errore.

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La città è come un essere umano. Ha l’anima, il cuore e lo stile. È necessario rendersi conto delle sue caratteristiche più semplici, quello che è nascosto nei suoi angoli e le strade. Osserva tutti questi dettagli per sentirsi parte e a dopo di questo, forse, può darsi l’incontro con l’anima della città.

Se abbiamo bisogno rimanere molto tempo nel luogo per sentire questo?

Non!

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Questo incontro si svolge al momento non si sente più la paura dell’ignoto o insicurezza all’interno di una comunità. E un dettaglio: l’incontro con l’anima della città avviene solo quando non siamo nati in posizione. I Romani, per esempio, costituiscono l’anima di Roma e non si rendono conto delle sottigliezze della personalità della città. Sono loro che l’hanno costruito e l’hanno impresso cultura e stile.

Così, vengo sempre a Roma, sempre che posso, vengo alla città che mi ha rubato il cuore. Dopo aver trascorso la fase di ammirazione anche ho visto i suoi difetti più oscuri – il temperamento nervoso del romano – mi accorgo che Roma è “nel palmo della mia mano.”
Io sono pretenziosa, sì!

Incontro con l’anima della città eterna è privilegio di pochi, lo so, non ridono e non mi invidiano, ma può diventare di molti, se abbiamo il coraggio e lo scopo di promuovere questo incontro. Per coloro che ancora non possono venire all’incontro con questa affascinante città così lontano dal nostro Brasile, voglio condividere con voi la mia esperienza a parlare delle cose che vedo, naturalmente, sempre con lo sguardo della poesia e dell’arte.

Piano, piano (piano, piano), come dicono gli italiani, si può sentire parte!

 

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