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‘Tutti saranno famosi per almeno 15 minuti’

 

 L`artista della pop-art  Andy Warhol ha detto questo: “Tutti saranno famosi per almeno 15 minuti.”

A me questa è la migliore frase per spiegare il nostro tempo. Il denaro è la misura delle cose, guadagnare soldi ed essere famoso è conquistare la libertà di fare tutte le cose. È machiavellismo! L’onore, l’orgoglio, l’etica e la vergogna, sono concetti dimenticati .La nuova generazione vuole essere ricca e senza sforzo. I media mostra questo stile a loro.

Non dà un minuto di attenzione agli altri, l’egoismo è il concetto più importante e a quello che è più stupido è maggiore la probabilità di essere famoso e fare soldi facilmente.

Tecnologia

Tutto sta cambiando rapidamente,prima noi non sapevamo sul cellulare, internet …  ci sono solo 15 anni fa. Oggi nessuno vive senza queste cose .. Il mondo sta cambiando rapidamente, ma è tutto per il consumo effimero. Ad esempio, il Grande Fratello Brasile è andato nella settima edizione e chi ricorda dei sette vincitori? Warhol è giusto, perché dopo 15 minuti di fama loro sono dimenticati. Sono consumati molto rapidamente e le persone perdono interesse in loro. Quando loro riappaiono nella media, la spiegazione è che sono vecchi BBBs. La media idealizza tipi delle personalità, egoisti, individualisti, non credono in amore reale e duraturo, sono arroganti e anti-intellettuale, senza etica ed estetica….

Per la prima volta nella storia lo scrittore George Orwell ha scritto che “Il Grande Fratello ti sta guardando” nel suo libro intitolato “1984”. Si tratta di un libro disperato. Bertrand Russell ha detto, Orwell ha perso la speranza al mondo, per questo lui non sarebbe come un profeta in questo secolo.

In questo libro, “1984”, ha schermi di computer che aiutano nella distruzione della personalità e  l’anima del popolo è osservata. In questo mondo in che il sistema crea,  la realtà diventa falsa. Le guerre appaiono sui schermi, è come un gioco, non si sa se sono succedendo in realtà o sono una bugia creata di proposito. La polizia  ha l’autorità di controllare i pensieri e dirigere come vogliono, il rapporto tra il passato e il presente è rotto.

Anche oggi la media è come questa polizia, servono ai sovrani del mondo.

Nel mondo tutte le cose sono rinomate. L’intellettualismo non è adesso importante. L`apparenza fisica è più importante di essere culto. E il Grande Fratello è ancora ci guardando … fino a quando ci svegliamo.

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‘Todo mundo vai ser famoso por 15 minutos’

Andy Warhol artista da pop-arte afirmou isto:

"Todo mundo vai ser famoso, nessa era, por 15 minutos"

É para mim, essa é a melhor frase para explicar nossa época . O dinheiro é a medida das coisas, ganhar dinheiro e ser famoso é ganhar a liberdade de poder fazer todas as coisas. É maquiavelismo! A honra, o orgulho, a ética, a vergonha, etc são conceitos esquecidos. A nova geração quer ser rica e sem esforço. A mídia apresenta esse estilo de ser para eles.

Eles não têm um minuto para os outros, o egoísmo é o conceito mais importante, quem é mais idiota tem maior chance para ser famoso e ganhar dinheiro fácil.

Tudo está modificando rapidamente, nós não sabíamos sobre o celular, a internet… apenas 15 anos antes. Hoje ninguém vive sem essas coisas.. O mundo rapidamente esta mudando mas é tudo para o consumo efêmero. Por exemplo, Big Brother Brasil está na décima edição, quem lembra os dez vencedores? Warhol tem razão porque depois de 15 minutos de fama, eles estão esquecidos. São consumidos muito rapidamente e as pessoas perdem o interesse neles. Quando eles reaparecem na mídia, vêm com a explicação de que são antigos BBBs. A mídia faz idealização de tipos de personalidade através deles, egoístas, individualistas, não acreditam no amor real e duradouro, são metidos e anti-intelectuais, sem ética e estética, etc…

Pela primeira vez na história o escritor George Orwell escreveu que ”O Big Brother está observando você” em seu livro chamado ”1984”. Esse é um livro desesperado. Bertrand Russel disse que Orwell perdeu a esperança para o mundo, por isso ele não seria como um profeta neste século.

Nesse livro, ”1984”, tem telemonitores que auxiliam a destruição da personalidade, da alma das pessoas monitoradas. Nesse mundo que o sistema cria, a realidade torna-se falsidade. As guerras aparecem nos monitores, e como num jogo, ninguém sabe se elas estão realmente acontecendo ou são uma mentira criada propositalmente. A polícia de mentes detém autoridade para controlar pensamentos e direcioná-los como quer, o relacionamento entre o passado e o presente é desfeito.

“Hoje também a mídia é como essa polícia de mentes, serve para os soberanos do mundo.”

No mundo todas as coisas são ilustres. O intelectualismo não é importante atualmente. O visual é mais importante do que a escrita. E o Big Brother ainda está nos observando… até quando acordarmos.

Erol Anar

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Yayoi Kusama attira più pubblico, ma gallerie e musei continuano a preferire gli uomini

 Un fatto è la fama dell’artista misurata per il numero che di pubblico lei  attrae, l’altro è la questione di preferenza delle gallerie e i musei. Uno studio rivela che in sei anni negli Stati Uniti, circa di 73 per cento di musei e gallerie hanno preferito gli artisti uomini. Al invece, una donna, Yayoi Kusama,artista giapponese è la favorita del pubblico.
Gli artisti maschi delle istituzioni artistiche.

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Legga l’articolo originale:
 Sondaggio
“Secondo un sondaggio effettuato sul numero di visitatori nei musei nel 2014, l’artista più popolare del mondo è l’ottantaseienne giapponese Yayoi Kusama. Kusama, che dal 1977 vive per sua scelta in un istituto di salute mentale a Tokyo, ha attirato con la sua arte circa 2 milioni di persone tra sud e centro America, tutte giunte per ammirare una retrospettiva che includeva la sua famosa polka-dot e la suggestiva installazione Infinity Mirror Room (foto sopra).
Un’altra mostra a lei dedicata è attualmente in corso a Taiwan, per spostarsi poi a New Delhi, dimostrando ulteriormente quanto la sua figura abbia un ruolo fondamentale nella pop art come nell’avanguardia mondiale.
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 Artisti uomini
Che ad aggiudicarsi il primato sia una donna è ancora più degno di nota, considerando che un altro sondaggio ha rivelato che il 73 per cento delle personali nelle gallerie americane degli ultimi 6 anni hanno avuto per protagonisti artisti uomini. Il successo di Kusama sembra invece dimostrare che il pubblico non tende affatto a preferire l’arte maschile, al contrario.
Del resto la seconda mostra personale più di successo, considerando sempre l’ultimo sessennio, è stata quella di Marina Abramovic al MoMA di New York, che ha attirato più di 7mila visitatori al giorno.
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Al primo posto troviamo lo scultore Richard Serra che nel 2007 attirò ogni giorno al MoMA circa 8mila e cinquecento persone, ma la quarta posizione va di nuovo a una donna, la svizzera Pipilotti Rist con la sua installazione al MoMA (il museo ha ospitato 17 delle 20 esposizioni di maggiore successo), che ha attirato più di 6mila spettatori al giorno. Il pubblico insomma premia le donne, ma gallerie e musei continuano a prediligere gli artisti uomini. Non sarà arrivato il momento di invertire la tendenza?”
 Lo sguardo critico

Sicuramente  il comportamento delle istituzioni d’arte cambierà e sarà il pubblico chi parlerà più alto. Tante gallerie come i musei seguiranno i passi dettati dal web che già domina il mercato dell’arte. Nessuna istituzione d’arte formale – saloni, gallerie, musei, centri culturali – indicherà la direzione per gli artisti. Le gallerie e musei, tra l’altro, sono già adeguando alle tendenze fissati dall’universo online.

I tesi www.parana.e-mail.art.br mostra la velocità vorace con la quale i cambiamenti hanno successo negli ultimi nove anni. Nel 2006, la maggioranza degli artisti in Parana non utilizzavano la tecnologia dell’ Internet e quasi la totalità hanno ignorato i cambiamenti, al massimo, pochi visionari  hanno utilizzato la  e-mail private  a  iniziare interagire con il pubblico. Il cambiamento con il social network è stato il punto più alto per l’artista conquistare la sua libertà senza essere schiavo dei dettami stabiliti dalle gallerie e i musei. Però la trasformazione è appena nell’inizio.

Pubblicazione originale in Exibart –

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Yayoi Kusama é artista que atrai mais público. Mas galerias e museus continuam a preferir os homens

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Publicação original no Exibart –

Um fato é a fama do artista medida pelo público que atrai, tendo como base a visitação às suas obras, outro é a questão da preferência das galerias e museus. Um estudo revela que nos EUA, em seis anos, cerca de 73 por cento dos museus e galerias mostraram obras de artistas plásticos do sexo masculino. Mas para contrabalançar os dados, na outra ponta a artista japonesa Yayoi Kusama é a  preferida do público. Os artistas homens das instituições de arte.

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Na íntegra o artigo publicado na Exibart:

“Um levantamento realizado sobre o número de visitantes nos museus em 2014, a artista mais popular do mundo é a octagenária Yayoi Kusama. A artista japonesa que desde 1977 vive por sua escolha num instituto psiquiátrico em Toquio, atraiu com sua arte, cerca de 2 milhões de pessoas circulando entre as  Américas, do Sul e Central, na retrospectiva que incluía uma de suas obras mais famosa, a sugestiva instalação, Infinity Mirror Room. A outra mostra dela que está atualmente em Taiwan, para depois seguir para Nova Deli, demonstra o quanto a sua figura tem um papel fundamental na pop arte como na vanguarda mundial.

Primeiro lugar

O que é mais notável é o fato de uma mulher conquistar o primeiro lugar, considerando que um outro levantamento revelou que 73 por cento das galerias americanas dos últimos seis anos tinham por protagonistas artistas homens. O sucesso de Kusama parece, invés disso, demonstrar que o público não tende a preferir, de fato,  a arte masculina, ao contrário. De resto, a segunda mostra pessoal de mais sucesso, considerando sempre os últimos seis anos, foi a de Marina Abramovic, no MoMa de Nova York, que atraiu cada dia ao MoMa cerca de 7 mil visitantes ao dia.

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Richard Serra

O terceiro lugar ficou para o escultor Richard Serra, que em 2007 atraiu por dia ao MoMa, cerca de 8,5 mil pessoas, mas a quarta posição vai de novo para uma mulher, a suíça, Pipilotti Rist com a sua instalação al MoMa ( o museu hospedou 17 das 20 exposições de maior sucesso), que atraiu mais de 6 mil espectadores ao dia. Ao final, o público premia a mulher, mas as galerias e museus continuam a preferir os artistas homens. Não chegará o momento de inverter a tendência?

imagesdownloadOlhar Crítico

Certamente Giula, a tendência é mudar e quem falará mesmo será o público e não as instituições de arte. Elas deverão seguir os passos ditados pelos comandos da web que já domina o mercado da arte. Não mais a instituição formalizada – salões, galerias, museus, espaços culturais  – irá apontar a direção para os artistas plásticos. As galerias e os museus, entre outros espaços, já estão se ajustando às tendências estabelecidas pelo universo online.

A tese www.parana.e-mail.art.br  mostra a velocidade voraz com que ocorreram as transformações nos últimos 9 anos. Em 2006, os artistas plásticos no Paraná se recusavam a usar a tecnologia da internet e se mantinham alheios às mudanças, quando muito, alguns mais visionários utilizavam e-mails particulares para começar a interagir com seu público. A mudança com as redes sociais foi o ponto alto para o artista conquistar sua alforria e não estar atrelado ao ditames estabelecidos pelas galerias e museus. Mas a caminhada para transformação e democracia na arte somente começou.