Purtroppo, non sarà possibile mostrare lo spettacolo di colore e alegria che vive Brasile con le scuole di samba.
Solo il prossimo anno si parlerà di carnevale se tutto va bene nel mondo. Questo perché ora, in un periodo di pandemia, è tempo di sperare, la speranza come verbo e dico perché.
Nella lingua portoghese c’è la parola speranza come sostantivo e anche come italiano sperare – verbo ( azione o movimento).
Così muovete, stimolate, che è il momento di emozionarte e capire cosa sta succedendo, lasciando la tranquilità – il dolce far niente – e letteralmente seguire quello che significa verbo – una parola che sprime movimento, azione.
l pianeta mette in guardia? Basta con i consumi, la deforestazione, l’inquinamento….
È più che mai il momento di sperare come verbo e non come un sostantivo: speranza. Verbo, significa movimento, azione. La speranza come sostantivo è qualcosa di più fermata, quase un significato come aspettare.
Questa è la ideia del brasiliano Paulo Freire che è stato un grande educatore riconosciuto nel mondo.
“Ci vuole avere speranza. Ma deve essere speranza del verbo sperare. Perché ci sono persone che hanno la speranza nel verbo aspettare. “Ahhhh… spero che vada meglio o che funzioni, che si risolva”. Sperare è inseguirlo, è aderire, non arrendersi. È essere in grado di rifiutare ciò quello fa la decompozione della nostra capacità di integrità e la nostra fede attiva nelle opere. Il verbo sperare si capisca come la capacità di guardare e reagire a ciò che sembra non avere via d’uscita. Quindi è molto diverso dall’attesa; dobbiamo davvero sperare ”! Paulo Freire