L’opera Primavera, di Sandro Botticelli, è una delle più noti del Rinascimento, sia per la bellezza e la perfezione del lavoro dell’artista, sia per la sua complessa allegoria. Ho avuto il piacere di verdela due volte, nell’originale, alla Galleria degli Uffizi, a Firenze. Ma ho voglia vederla di nuovo. Questa volta con uno sguardo che viaggia attraverso i dettagli della mitologia.
Questi giorni ho letto una pubblicazione dall’amico, professore di Lettere, Antonio Puleo, di Crotona, nel Facebook. Lui ha parlato dei dettagli e del concetto mitologico inserito nel dipinto. Per due volta ho osservato nell’originale la bellezza e la maestria del lavoro di Botticelli. Tuttavia, leggendo i commenti del mio amico Puleo, ho sentito intensamente, con un sguardo più ingrandito. Come conseguenza, ho intensificato il mio desiderio: condividere con voi lettori del PanHoramarte ciò tutto che c’è dietro la creazione da un’opera d’arte. La primavera di Botticelli affascina!
Mitologia
Questo stupendo dipinto a tempera su tavola, del fiorentino Sandro Filipepi, detto il Botticelli, è del XV secolo ed è esposto nella Galleria degli Uffizi.È uno dei dipinti più noti e apprezzati del Rinascimento e fu realizzato, secondo gli studi più accreditati, per un cugino di Lorenzo il Magnifico.
Il soggetto è di tipo mitologico e richiama il mondo classico greco/romano.
Se si osserva con attenzione l’opera, a destra è visibile Zefiro, il vento prinaverile, che insegue la ninfa Cloni, figlia di Zeus, di cui è innamorato.Cloni però è irraggiungibile e si trasforma in Flora che è la personificazione della primavera . Al centro c’è Venere, dea dell’amore ed in alto Cupido…
che scaglia le sue frecce verso una delle tre Grazie.
Infine Mercurio, che dirada le nuvole che minacciano la primavera in arrivo.
Il significato del dipinto è simbolico e misterioso e varie sono le interpretazioni dei critici, discordanti tra loro”. Ricerca di Antonio Puleo. Italiani e oriundi. dal mondo arte, cultura, luoghi.
Botticelli
Sandro Felipepi è nato a Firenze. Figlio di un conciatore di pelli. Il giovane Sandro è apprendista da un orafo, forse Botticelli. Per un periodo fu allievo di Filippo Lippi, fino al 1466, all’età di 21 anni.
Nel 1475 iniziò a dipingere per i Medici e il loro entourage, realizzando le sue opere più celebri, tutte agli Uffizi, oltre a temi allegorici: Primavera, Nascita di Venere, Palade e il Centauro. Altri di carattere sacro come L’adorazione dei Magi e con molti ritratti d’epoca.
La sua carriera culminò nell’era dei Medici. A Roma realizza tre affreschi per la Cappella Sistina ed è uno degli artisti più importanti di Firenze sotto la protezione di Lorenzo il Magnifico.
Quando la politica cambia e la caccia dei Medici è determinata, la crisi spirituale influenzata dalle prediche di Savonarola, l’artista sceglie isolarsi e dedicandosi a opere misticheggianti come Calunnia degli Uffizi (1495), Crossifissione (1497), Natività Mistica (1501). Botticelli muore quasi dimenticato e in disgrazia. Ricerca: Uffizi, arte, storia, collezioni – Giunti.
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