“La deformazione nei miei quadri deriva da inquietudine estetica, ha una ragione stilistica”. Fernando Botero.
Visitare una mostra dell’artista colombiano è un invito a riflettere sulle norme sociali.
Anche se lui nega la satira dietro i suoi temi, il dialogo con la poetica con l’opere hanno sempre un pizzico di ironia nascosta e suoi personaggi portano uno sguardo vuoto.
“Qualche volte nella mia pittura i temi sono deformati e questo può dare l’impressione che io fornisco un commentario della vita o che faccio della satira”.
Per il visitatore più attento, tuttavia, è difficile non essere coinvolti con l’ironia espressa, soprattutto nella scena rappresentata e nel viso.
Ciò che attira più attenzione è lo sguardo dei personaggi, soprattutto quando lui tratta di temi come la politica e la religione.
Botero è nato in Colombia, dove ha vissuto fino all’adolescenza. Poi andò in Europa e dove ha sviluppato la sua arte con ispirazione da maestri della pittura rivisitando molte pitture famosi, ad esempio, Rubens e sua moglie (2005), Dopo Velasquez, (1959).
Le donne boteriana
Quando rappresenta la donna con volume lo fa di un modo che trasferisce allo spettatore tutta la sensualità femminile tanto nello sguardo come nei gesti.
“Il problema è di determinare la forma del piacere quando guarda un dipinto. Per me il piacere viene dall’esaltazione della vita, che esprime la sensualità delle forme. Per questo ragione il mio problema formale è creare la sensualità attraverso le forme”.
Nella mostra Botero, ospitata nel Complesso del Vittoriano, Roma, che rimarrà fino al 27 agosto, ha percorso è istruttivo.
Si inizia con le sculture, tra cui, Ballerina (2013), Leda e il cigno (2006), segue con la fase in cui rivisita i grandi maestri come la pittura After Velasquez (1959), tratta di temi come religione, la politica, il circo e nudo artistico, in particolare femminile.
Fernando Botero (1932), pittore, e Gabriel Garcia Marquez (1927-2014), scrittore, entrambi colombiani, sono così attuale quando ci trasportano nel mondo dei sogni ispirati dalla triste e ironica realtà dal continente sudamericano.
Add a Comment