La somiglianza tra le opere di Efigenia Rolim, la Regina della Carta delle Caramelle, la cittadina onoraria di Curitiba, e le foto preparate dall’artista africano Fabrice Monteiro è innegabile.
Entrambi utilizzano nelle loro creazioni dei rifiuti, prodotti dal consumo dell’esagerazione di una società globalizzata,soprattutto richiamano l’attenzione sul problema dell’inquinamento ambientale.
La sintonia è la stessa, solo con un avvertimento: Efigênia porta al suo lavoro un universo ludico e Monteiro, al contrario, mostra la parte triste del continente africano – deposito dei rifiuti dei paesi sviluppati.
L’artista brasiliana vive nel mondo della fantasia quando esprime la sua arte .
Una folata di vento la ha ispirato. “Nell’inizio dell’anno 1990, Efigenia Rolim andava per la via XV di Novembre, centro di Curitiba, vicino al “bondinho”(un piccolo tram diventato un luogo di ricreazione per i bambini) e è stata sorpresa con una folata di vento accompagnata da un vortice, che ha buttato ai suoi piedi alcune carte di caramelli gettati nel marciapiede.
Una di quelle era verde e rilucente che lei ha trovato uguale a una pietra preziosa, quindi lei ha fatto un fiore – o forse un uccellino? La vecchia signora, in quell’epoca aveva un po’più di 60 anni. A lei è piaciuto tanto la sensazione di trasformare gli involucri in cose che erano nate nella sua immaginazione che presto ha cercato una supporto per svolgere le sue creazioni e lo ha incontrato in un sandalo “Havaiana”,anche buttato per strada.
Un libro
In questo supporto di gomma ha creato il primo albero dei sogni fatto con quello che si usa e getta e lì era nato come piace a lei raccontare “la regina della carta di caramelli poveretta” che ha conquistato il mondo con le sue creazioni e la sua personalità singolare”,scrive la giornalista Dinah Ribas, nel libro ” Il viaggio di Efigenia Rolim nelle ali delle pesce volatore”.
D’altra parte, la triste realtà di molti paesi in Africa hanno impedito Fabrice Monteiro, mettere un sguardo ludico nella sua arte, anche considerando che i personaggi creati nelle sue foto sono poetiche e fatto da una bellezza estetica. L’artista reinventa, con poetica, la drammatica realtà degli africani.
Un triste realtà
Guarda le foto di Fabrice e guarda il video del Ghana che parla dei rifiuti tossici e l’ impatto che ci fa affrontare con qualcosa noi non vogliamo sapere. Il sottosviluppo, la povertà e la mancanza di scrupoli dei paesi ricchi, e governi corrotti in Africa stessa, hanno contribuito a creare questa situazione.
La differenza nell’arte di Fabrice Monteiro è che la poetica artistica comunica tutta l’agonia e il dramma di un continente. Efigenia, però, viaggia in un’allegorie che soltanto lei è in grado di creare. Una tazza di plastica non è una coppa, ma il piede di cavallo, il involucro di caramelle brilla come una pietra preziosa. Monteiro, a sua volta, drammatizza nel silenzio delle immagini!
L’arte di Efigenia è ingenua e geniale, tanto quanto è geniale l’arte del fotografo africano, senza essere ingenui.
Efigênia Rolim o Fabrice Monteiro, entrambi sono artisti che ricordano, attraverso le loro opere, che l’uomo non rispetta il pianeta in cui vive. Fa finta che pulizia la casa, ma le sporcizia mette sotto il tappeto.
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