Sono nato molto lontano del paese che vivo adesso. Sono nato vicino al Mar Nero, in Havza, una piccola città in Turchia.
Dietro la nostra casa aveva un ruscello e lui percepiva le nostre anime dei bambini. Impariamo i segreti della vita con il ruscello dietro la nostra casa. Abbiamo nuotato e pescato, abbiamo giocato e letto i nostri libri intorno ad esso.
Libri che hanno aperto nuove finestre e nuove monde. Libri che ci hanno portato a luoghi magici. Abbiamo trovato Jack London molto presto!
Lui ha toccato delicatamente nelle avventure che esistono nella nostra anima, ci ha dato la gioia di vivere.
I scritti da lui sulla realtà, del modo duro e barbari, ma con storie della gente comune. Ha anche scritto sul rapporto tra uomo e natura, mostrando quanto atrocità il genere umano fa e acquistata la natura come il tutto. Ha detto: “se i miei libri sono difficili, è perché la vita è così difficile.”
Leggiamo Mario Puzo.
Sappiamo che Puzo paragona la vita con un gioco di dadi e quando si gettano saprà ciò che il destino gli ha riservato. Si tira i dadi: vincere o perdere fino alla prossima partita.
Ha scritto su persone famosi e ricchi, ma che non hanno offerto niente da ingrandirsi l’umanità, non rappresentavano niente alla vita. Di prima, leggemmo “Il Padrino” e noi era piaciuto il personaggio Sonny perché ha avuto il coraggio, la forza e è morto prima, in questo libro. Il nostro ruscello sempre ci ha detto: “Bambini! E’ necessario imparare e perdere! Perché voi perdono molte volte nella vita. ”
Poi abbiamo scoperto scrittori russi e loro sono incredibili!
Cechov, Gorky, Tolstoj, Turgenev, Sholokhov e altri.
Uno scrittore è stato in grado di capire l’umanità intesa profondamente fino dall’osso: Dostoevskij.
Accanto al ruscello abbiamo discusso il carattere del “Delitto e castigo”, “Rascolnikov” per molti giorni.
Il nostro ruscello conosceva tutte le storie, ogni giorno lui era rinato e portava nuove storie a tutte le distanze a tutto il suo percorso.
A volte lui raccontava storie a noi che non erano nei libri, fino alla notte abbiamo ascoltato la sua narrativa con la sua voce calma. Ma per qualche giorno, rimaneva in silenzio …
Lo supplicavamo a parlare di nuovo, ma rimase in silenzio. Dopo abbiamo capito che ci stava insegnando l’ora di tacere e ascoltare gli altri. Voleva che noi cercassimo la nostra strada da soli. Così, abbiamo parlato e lui ascoltava!
Un giorno tornava a parlare e raccontava molte nuove storie. sogniamo che prendevamo autostop con il nostro fiume per arrivare da lontano. L’umanità non era sporca come oggi, forse perché non c’era l’innocenza …
Ancora oggi il nostro ruscello appare nei miei sogni. Chissà forse è l’unica cosa rimasta della mia età dell’innocenza.